Unika Sposa / intervista a Isabella, sarta di abiti da sposa

come scegliere abito sposa

Intervista a Isabella di UniKa. I loro abiti sono pezzi unici disegnati e realizzati seguendo il gusto e lo stile di ogni singola sposa.

INTERVISTA A UNIKA SPOSA

Sin da quando ero bambina il mondo della moda mi ha sempre affascinato. Guardavo le riviste, mi divertivo a creare look con quello che avevo e con gli abiti di mia madre. Mi divertiva giocare con gli accessori e creare abbinamenti. Ho sempre pensato che ciò che indossiamo è una delle nostre principali forme di espressione e che tutti, quando cresciamo, finiamo per trovare il nostro stile, quello che più ci identifica. Ed è bello perché lo stile muta, si evolve nel corso del tempo ed è strettamente legato a come ci sentiamo e a quello che vogliamo essere. Mi ha sempre intrigato questo aspetto psicologico che si cela dietro ogni nostra scelta di stile.

Nonostante questa passione, non ho deciso subito di studiare moda appena uscita da scuola, anche se una parte di me andava in quella direzione. Uscivo da un liceo classico e a quei tempi le scelte più ovvie erano altre. Ma dopo diversi anni ho deciso che volevo seguire la mia passione, nonostante tutto. Immaginarmi di potermi disegnare un abito da zero mi eccitava ed entusiasmava. Per questo mi sono iscritta ad una scuola di moda dove ho imparato tutti i vari passaggi per arrivare alla costruzione di un capo. Un mondo complesso, fatto di studio, tecnica e soprattutto sperimentazione. Un mondo che ti assorbe e che è difficile far capire a chi non lo vive da dentro.

Ciò che non ho mai amato della moda è la superficialità e lo spreco che oggi la caratterizza. La moda è cambiata molto nel corso degli anni, si è perso il valore. Il Fast fashion ha introdotto un nuovo concetto di moda, producendo collezioni che non seguono più le normali stagioni dell’anno, ma che cambiano ogni due settimane. Siamo abituati a pagare poco per un capo, proprio perché sappiamo che tanto durerà poco. Tutto questo è un sistema malato di cui tutti siamo state vittime. Ma da quanto ho iniziato a studiare moda, ho detto basta a tutto questo. Ho capito che è importante ridare valore a ciò che indossiamo e ad essere più consapevoli. Per fortuna sembra che la moda stia già facendo un passo verso questa direzione.

Ciao Isa, come e quando nasce l’amore per il mondo della moda?

L’idea di unIKa è nata l’anno scorso esattamente di questo periodo. Io tornavo da un periodo passato all’estero e Klara stava prendendo delle decisioni per dare una svolta alla sua vita. Già da tempo parlavamo di creare qualcosa insieme ed ecco che si presentò l’occasione giusta. A me era stato chiesto da una amica di disegnarle l’abito per il suo matrimonio e contemporaneamente anche Klara stava lavorando ad un abito da sposa per una sua amica. In quel momento ho pensato che poteva essere interessante lanciarci nel mondo degli abiti da sposa, ma creando qualcosa di diverso e unico, uscendo dallo stereotipo del classico abito da sposa. L’idea era di far sentire ogni sposa unica con un abito disegnato solo per lei seguendo il suo stile e il suo gusto personale e quale migliore occasione, se non il proprio matrimonio, per farsi fare un abito su misura a 360 gradi?

Com’è nata Unika?

A differenza dei classici Atelier, noi offriamo un’esperienza completamente diversa. Per prima cosa ci serve costruire un rapporto di fiducia ed empatia con le nostre clienti. Per noi prima di tutto è importante capire la persona che abbiamo davanti, quali sono i suoi desideri, i suoi gusti e come si immagina. Decidere l’abito del proprio matrimonio, non è come entrare in un negozio e comprarsi un vestito, ma richiede tempo e pazienza. Entrano in gioco tutte le paure e insicurezze. Per questo serve qualcuno che sappia ascoltare e consigliare. In secondo luogo non cerchiamo di vendere un prodotto già finito, ma di crearne uno che ancora non esiste insieme alla nostra cliente. Farsi fare un abito su misura non è un’esperienza di tutti i giorni, specialmente oggigiorno, dove si è persa questa bellissima tradizione che è sempre stata la forza del “made in Italy”.

Farsi fare un abito da zero diventa di per sè un’esperienza, dove nulla è dato per scontato o lasciato al caso ma dove ogni singolo dettaglio fa la differenza.

Cosa contraddistingue Unika?

La nostra cliente tipo vuole essere diversa, cerca qualcosa di particolare che esca dai classici schemi. Ci tiene ad indossare qualcosa che solo lei ha. Per questo è disposta a seguire un percorso più incerto, dove all’inizio è richiesta molta immaginazione. Non è scontato, infatti, optare per questa scelta. Ci vuole molto entusiasmo e pazienza.

Qual è la vostra cliente tipo?

Quanto tempo richiede fare un abito su misura?

Normalmente il tempo dipende dalla complessità dell’abito che si deve realizzare. Comunque di norma si consiglia di partire con almeno quattro mesi di anticipo rispetto al matrimonio per far fronte ad eventuali inconvenienti che si possono presentare.

Di solito gli incontri sono sei, dopo un primo incontro conoscitivo ci rivediamo per presentare le proposte e discuterne con la sposa per arrivare a costruire la proposta finale. Dopodiché si proseguirà alla prima prova della tela ed eventualmente ad una seconda prova per eventuali ritocchi. Infine rimangono due o tre prove dell’abito con il tessuto definitivo.

Come si disegna un abito da sposa?

Prima di tutto si parte dal raccogliere tutte le informazioni necessarie per capire quali sono i gusti della sposa. Insieme a lei cerchiamo di capire come si immagina, cosa di solito la fa sentire a proprio agio e quali sono le parti del suo corpo che le piacerebbe mettere più in risalto.

Dopodiché si prosegue con una ricerca di immagini di ispirazione che serviranno per arrivare a disegnare una prima bozza del figurino, immaginando contemporaneamente i tessuti che si vogliono utilizzare.

Solo poi si procederà a disegnare la bozza finale, con tutti i dettagli.

Che tipo di tessuto prediligi per l’abito da sposa?

Noi usiamo prevalentemente tessuti 100% seta. La seta rimane il tessuto per eccellenza, che cade alla perfezione e che dona al capo un’eleganza in più. La scelta del tessuto gioca un ruolo fondamentale. Diciamo che il 50% del successo di un abito dipende proprio da quale tessuto si usa.. ma qui si aprirebbe un capitolo troppo lungo perché il mondo dei tessuti è vastissimo e richiederebbe una sezione a parte.

Di solito una delle prime cose che facciamo quando abbiamo di fronte la cliente e farle toccare i vari tessuti base che si usano per un abito da sposa. Dire seta in generale non significa nulla. Esistono diversi tessuti in seta che variano a seconda del peso, del tipo di trama e tessitura.

Che cosa significa “eleganza” per voi?

Per noi semplicità è sinonimo di eleganza. Amiamo i tagli lineari, facili da indossare senza eccessi. Da un abito semplice è più facile giocare con i dettagli e raggiungere l’armonia giusta. Non sempre bisogna inventarsi qualcosa di nuovo. Spesso basta l’aggiunta di un dettaglio per rendere un capo classico diverso e particolare.

Nota: se ci sono altre domande aggiungetele pure voi….

Ora ti propongo alcune domande, i suggerimenti ricercati da chi cerca un abito da sposa, nota: in particolare per questa sezione le risposte più sono lunghe meglio è!

Che consiglio daresti a chi deve scegliere un abito da sposa? Come si dovrebbe scegliere secondo te l’abito da sposa?

Prima di tutto farei una ricerca su internet o sulle riviste. Ma diciamo che internet oggi è una grande fonte da cui partire. Per capire cosa mi attrae di più e che tipo di sposa mi piacerebbe essere. Questo può generare sicuramente molta confusione, ma è un punto di partenza fondamentale per ricevere spunti. Poi guarderei a quello che normalmente indosso e mi fa sentire a mio agio. Nessuno meglio di noi conosce il proprio corpo. Ci sono cose che non indossiamo mai perché non ce le vediamo addosso, forse perché vogliamo nascondere delle forme o perché semplicemente non amiamo alcune parti del nostro corpo. Questo secondo punto è importante perché può capitare che ci fissiamo su un modello perché su quella modella sta molto bene, ma invece su di noi è un’altra cosa. Trovare l’equilibrio su ciò che ci piace e su quello che realmente si adatta di più al nostro corpo non è semplice, ma è di certo ciò che dobbiamo tenere a mente quando dobbiamo scegliere un abito da sposa.

Ora ti chiedo, le curiosità sugli abiti da sposa, più ricercate su Google.
Quanto tempo prima occorre scegliere l’abito da sposa?

Di solito sarebbe consigliabile partire con qualche mese di anticipo per non trovarsi a dover comprare un abito perché non si è avuto abbastanza tempo a disposizione. L’abito da sposa è uno nella vita e per questo non deve rappresentare un compromesso. Dobbiamo sentirlo nostro e non vedere l’ora di indossarlo. Si può essere fortunate e trovarlo subito, ma nella maggior parte dei casi non è così. Per questo prima si parte e più è facile arrivare a capire cosa cerchiamo e trovare quello giusto.

Chi viene da noi di solito ha già fatto un giro in vari atelier ed arriva un po’ demotivata perché si è provata tantissimi vestititi, ma nessuno l’ ha colpita veramente. Sembra che la scelta sia limitata o che se vuoi qualcosa di diverso devi spendere cifre esorbitanti

Quanto costa un abito da sposa?

Le cifre per un abito da sposa si aggirano di solito attorno ai 1000/3000 euro. Questa è la fascia medio bassa. Per queste cifre gli atelier normali ti propongono abiti base con bassa qualità di tessuto. Poi ci sono fasce più alte dove per un abito puoi arrivare a pagare oltre i 5000 euro. Ma si tratta di atelier affermati, che hanno un nome e che realizzano abiti più particolari.

Il nostro prodotto si mantiene in una fascia medio bassa dai 1500 ai 3000 euro. Quello che vogliamo offrire è un prodotto accessibile a più persone ma mantenendo alta la qualità. Facendo su misura e vedendo direttamente noi senza affidarci a terzi, possiamo mantenerci su un prezzo medio senza dover rinunciare alla qualità

Come si trasporta un abito da sposa in aereo?

Esistono dei porta abiti realizzati esclusivamente per gli abiti da sposa. Ma di solito se si viaggia in aereo la migliore soluzione è ricoprire l’abito con le buste di cellophan che si usano in tintoria e poi metterlo nel copri abito che si può piegare in due o arrotolare a seconda dello spazio a disposizione in valigia. Il cellophan aiuta a non creare pieghe e ad evitare che si macchi. Se poi l’abito è in seta è più difficile che si creino resistenti difficili da mandare via. Di solito una volta tirato fuori dal copri abito e dal cellophan basta metterlo su una stampella e lasciarlo appeso. In questo modo alcune pieghe scompariranno o sarà facile mandarle via con una botta di vapore

Come si lava un abito da sposa?

Di solito gli abiti da sposa si lavano sempre a secco, perché sono molto delicati e il lavaggio a secco è il più delicato e il meno invasivo. Solitamente è bene rivolgersi ad una tintoria di fiducia, che saprà consigliarti la scelta giusta.

Come si conserva un abito da sposa?

Il miglior modo per conservare un abito da sposa è metterlo in una busta di cellophan per evitare che si macchi o che venga attaccato dalle tarme e ricoprirlo con un copri abiti. Sarebbe meglio sempre metterlo su una stampella facendo attenzione al tipo di stampella che si usa. Se l’abito ha le maniche occorre una stampella dove ci sia un buon appoggio per la spalla. Per gli abiti senza manica occorre invece una stampella che eviti che l’abito scivoli facilmente.

Come si lava un abito da sposa?

Il miglior modo per conservare un abito da sposa è metterlo in una busta di cellophan per evitare che si macchi o che venga attaccato dalle tarme e ricoprirlo con un copri abiti. Sarebbe meglio sempre metterlo su una stampella facendo attenzione al tipo di stampella che si usa. Se l’abito ha le maniche occorre una stampella dove ci sia un buon appoggio per la spalla. Per gli abiti senza manica occorre invece una stampella che eviti che l’abito scivoli facilmente.

E’ possibile riciclare l’abito da sposa?

L'idea di unIKa è quella di cerare abiti da sposa destinati ad un secondo utilizzo. Ovviamente questo non è sempre possibile perché non tutti gli abiti sono facilmente riutilizzabili in altre occasioni. Certamente un abito più semplice è più facile da trasformare in un abito da indossare nuovamente, accorciandolo o con altre piccole modifiche. La nostra ultima esperienza in questo senso riguarda un abito che abbiamo realizzato in due pezzi, composto da una tutina e da una gonna separata retta da una cintura, anche essa riutilizzabile.

Due pezzi che possono essere usati separatamente, creando altri look più casual.

Se il problema è che non tutti amano indossare il bianco, ci sono alcune tintorie che tingono i capi e quindi si potrebbe anche optare per questa scelta mantenendo l’abito così come è ma cambiandogli il colore. Ma anche qui è bene affidarsi ad una tintoria di fiducia, che ha tutte le attrezzature per fare ciò.

Una curiosità….perchè l’abito della sposa è bianco?

Di solito il bianco è il colore della purezza. Per i matrimoni in chiesa la futura sposa dovrebbe arrivare vergine all’altare, Per questo la scelta del bianco, simbolo di candore e purezza. Ma in passato non è sempre stato così, anzi, il colore dell’abito da sposa era tutto tranne che bianco. Basti pensare che nel medioevo era usanza vestire le spose con vestiti sfarzosi e coloratissimi in quanto sintomo di ricchezza.

E’ soltanto nel 1840 con il matrimonio della regina Vittoria di Inghilterra che il colore bianco per l’abito da sposa diventa un’istituzione. Dal quel momento l’abito bianco è diventato la scelta più tradizionale per il matrimonio, a prescindere dal senso di purezza che potrebbe trasmettere.

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